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Data: 30/09/2003
Autore: Ufficio Informazioni della Prelatura
Fonte: www.opusdei.it
Editore: -
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"Il Codice da Vinci", la Chiesa cattolica e l'Opus Dei
Comunicato dell'Ufficio Informazioni della Prelatura dell'Opus Dei

Nel marzo di quest’anno Doubleday ha pubblicato un romanzo di Dan Brown, The Da Vinci Code. Il romanzo si fonda sull’idea che Gesù abbia sposato Maria Maddalena e che il nucleo centrale dell’insegnamento della Chiesa Cattolica sulla divinità di Cristo e sulla sua Resurrezione sia un antico inganno.

The Da Vinci Code è un opera di fantasia. Malgrado il taglio dato dalla campagna promozionale del libro e il suo intento di presentarsi come autentico sapere scientifico, la verità è che il romanzo distorce i dati storici sul Cristianesimo e sulla Chiesa Cattolica e dà un quadro completamente irreale dei membri dell’Opus Dei e della loro vita.

Per esempio, The Da Vinci Code presenta come vera l’assurda affermazione che l’imperatore Costantino nel IV secolo abbia inventato la dottrina della divinità di Cristo, mentre già il Nuovo Testamento e gli scritti della primitiva comunità cristiana manifestano la fede nella divinità di Gesù. Analogamente, il romanzo afferma che fu Costantino a scegliere di inserire i 4 Vangeli nella Bibbia, quando è noto che erano già da molto tempo considerati come autentici.

The Da Vinci Code inoltre dà una bizzarra e distorta immagine dell’Opus Dei. Le numerose inesattezze vanno dai semplici ed evidenti errori all’indegna e falsa rappresentazione di comportamenti criminali e patologici. Per esempio, il romanzo descrive membri dell’Opus Dei che praticano macabre mortificazioni corporali, che uccidono persone; afferma che la Prelatura usa mezzi di coercizione e il lavaggio del cervello; fa credere che l’Opus Dei abbia narcotizzato i suoi nuovi membri per indurli a nuove esperienze religiose, e insinua che abbia prestato garanzie alla banca Vaticana in cambio del proprio costituirsi in prelatura personale. Tutte queste affermazioni sono assurde e senza fondamento.

In breve, The Da Vinci Code è una “fiction”. Promuoverlo a qualcosa in più, sarebbe disonesto per i lettori del romanzo e irrispettoso nei confronti della fede di milioni di cattolici e di altri cristiani.

 

 

 

Josemaría Escrivá