Le FAQ (frequently asked questions) sull'Opus Dei

Cos'è l'Opus Dei?
L'Opus Dei è una prelatura personale della Chiesa cattolica che aiuta i laici ordinari a ricercare la santità attraverso e nelle attività quotidiane, specialmente tramite il lavoro.

E' stata fondata nel 1928 da un sacerdote cattolico ventiseienne, Josemaria Escrivà, morto nel 1975 e beatificato dal Papa Giovanni Paolo II nel 1992.

 

Di cosa si occupa l'Opus Dei in quanto associazione?
Aiuta le persone a vivere secondo la propria vocazione cristiana nelle vicende quotidiane offrendo loro l'aiuto e la formazione necessari per farlo. Promuove la consapevolezza della chiamata universale alla santità - l'idea radicale secondo la quale ogni persona è chiamata da Dio ad essere santa - specialmente la santità per mezzo e in mezzo al lavoro ordinario e alla routine quotidiana.

Questo scopo è perseguito attraverso ritiri, giornate/serate di meditazione, corsi di filosofia e teologia, direzione spirituale personale, prima di tutto per i membri, ma anche per tutti coloro che vogliano avvalersi di questi servizi spirituali.

Il principale lavoro apostolico dell'Opus Dei è quello condotto dai suoi membri in quanto individui liberi e responsabili che agiscono di loro propria iniziativa. Ci sono anche iniziative corporative nelle quali l'Opus Dei sovraintende gli aspetti spirituali e dottrinali. Si tratta sempre di imprese no profit che forniscono servizi educativi, caritativi o sociali, tra le quali centri di conferenze, scuole e università, residenze per studenti, club per giovani, fattorie-scuola e cliniche mediche.

 

Di cosa si occupano i membri?
In maggioranza si occupano del loro lavoro e vivono le loro vite familiari e sociali come chiunque altro, facendo esattamente quello che avrebbero fatto se non fossero nell'Opus Dei. Lo spirito dell'Opus Dei li incoraggia a svolgere queste attività quotidiane al meglio, per offrirle a Dio e per rendere un servizio migliore alla famiglia, agli amici e alla società. Cercano così di crescere nelle virtù cristiane, attraverso e nel loro lavoro e nelle altre attività di ogni giorno, cercando di incoraggiare gli altri a fare altrettanto.

Per arrivare a questo risultato, frequentano i Sacramenti e dedicano quotidianamente del tempo alla preghiera, alle letture spirituali e ad altre pratiche di devozione. Cercano di praticare la mortificazione cristiana, specialmente nelle piccole cose - nel lavoro, nella vita famigliare, mettendo sempre davanti a se stessi gli altri, facendo attenzione ai dettagli e così via. Seguono un ritiro annuale, così come lezioni e corsi sulla fede e su altri aspetti dello sviluppo della vita spirituale.

 

Le persone sposate possono far parte dell'Opus Dei?
Certamente. Ed in effetti la gran parte dei membri sono sposati. Alcuni non si sposano e una piccola frazione di questi è composta da preti (meno del 2%).

 

Quali impegni si assumono i membri? devono pronunciare i voti?
Non ci sono voti nell'Opus Dei: i membri si assumono i loro impegni con l'Opus Dei semplicemente sul loro onore di cristiani. Si impegnano a cercare la santità e ad aiutare gli altri a fare lo stesso in accordo con lo spirito dell'Opus Dei, ovvero in primo luogo attraverso e nel lavoro quotidiano e nel compimento dei loro doveri ordinari di cristiani.

 

L'appartenenza è segreta?
No. Qualsiasi tipo di segretezza è espressamente vietata dagli statuti che regolano l'Opus Dei. Nella pratica, i colleghi, gli amici e i conoscenti dei membri sapranno sempre della loro appartenenza per il semplice motivi che saranno i membri a renderlo noto, specialmente grazie al modo in cui vivono la propria fede. Nello stesso tempo i membri non hanno motivo per cercare di pubblicizzare la loro appartenenza, perché l'avicinamento alla santità nell'Opus Dei è un qualcosa di personale, un aspetto della loro vita privata.

 

I membri sono coinvolti nella politica?
I membri possono occuparsi di qualsiasi attività onesta piaccia loro. Come tutti i cristiani e tutti i buoni cittadini, i membri dell'Opus Dei si interessano attivamente al bene comune, nonostante la grande maggioranza di loro non si occupi professionalmente di politica. In quanto laici, la loro vocazione è quella di assicurarsi che le loro attività secolari siano conformi all'ordine morale naturale.

Coloro che si occupano di politica lo fanno senza in alcun modo rappresentare l'Opus Dei, in veste di individui liberi e reponsabili, che seguono le proprie illuminazioni e che ne rispondono nello stesso modo e allo stesso grado di ogni altra persona. L'Opus Dei non si interessa all'attibità politica di un qualsivoglia membro, né si assume alcuna responsabilità per lui.

 

I membri tendono ad avere una visione comune in materia di politica o sociale?
No. Il ruolo e lo scopo dell'Opus Dei sono strettamente confinati alla sfera apostolica e spirituale. Su ogni materia sulla quale la Chiesa non abbia una posizione definita (per esempio sulla larga maggioranza degli argomenti politici, sociali ed economici) i membri dell'Opus Dei, esattamente come gli altri cittadini cattolici, assumono le proprie posizioni con completa libertà e indipendenza, assumendo quelle posizioni che sembrino loro migliori. L'Opus Dei non può farsi coinvolgere, e non lo fa, mai.

 

L'Opus Dei è una Prelatura personale. Cosa significa?
Una Prelatura personale è un'entità giurisdizionale nella struttura gerarchica della Chiesa, è presieduta da un Prelato e risponde alla Sacra Congregazione per i Vescovi; ed essa possono appartenere laici e chierici. Viene impiantata dalla Santa Sede per scopi pastorali o organizzativi specifici ed è governata dagli statuti che le vengono dati dalla Santa Sede. La parola "personale" indica che essa viene definita in base alle persone che ne fanno parte, mentre ad esempio le diocesi e le parrocchie sono definite da aree geografiche.

 

Quali relazioni hanno i membri con i vescovi locali e con le altre strutture della Chiesa?
Le relazioni dei membri laici con i loro parroci, vescovi e con il Papa sono esattamente le stesse che hanno gli altri fedeli cattolici. Come gli altri cattolici seguono i regolamenti della diocesi, seguono gli insegnamenti e le linee guida del Vescovo e partecipano pienamente alla vita della parrocchia secondo le loro possibilità.

Gli impegni con l'Opus Dei sono impegni complementari che cominciano esattamente dove finisce l'autorità del Vescovo e fanno riferimento ad aree (ad esempio, crescita spirituale e attività apostoliche) nelle quali i fedeli sono liberi di seguire qualsiasi cammino verso la santità scelgano.

 

L'Opus Dei si rivolge ad un particolare tipo di persone?
No. Tutti possono essere membri dell'Opus Dei, indipendentemente dai talenti, dalle capacità e dalla posizione sociale. E' Dio che dona la vocazione e in pratica tra i membri si possono trovare persone di ogni genere. Quando l'Opus Dei ha avuto il tempo di crescere in un paese, un campione di membri corrisponderà molto da vicino a quello di un campione di cittadini del paese in questione.

Lo scopo principale dell'Opus Dei è quello di promuovere la chiamata universale alla santità, che significa che ogni persona è chiamata da Dio ad essere santa, a prescindere dal valore che la società possa attribuire al suo lavoro o alla sua posizione sociale.

Senza bisogno di dirlo, le imprese apostoliche dell'Opus Dei (scuole, ospedali ed altri progetti a sfondo sociale) sono aperte a tutti, senza distinzione di razza, nazionalità, religione o posizione sociale.

 

L'Opus Dei è controverso?
L'Opus Dei ha ricevuto ampie lodi sia dall'interno che dall'esterno della Chiesa. Ma è pur sempre un'istituzione nuova della Chiesa. Come altre nuove istituzioni, qualche volta l'Opus Dei è stato mal compreso. Talvolta l'Opus Dei è stato criticato per la sua forte fedeltà al Papa, ai vescovi e alla fede cattolica. Altre volte, la radice di una controversia, reale o apparente, si trova nell'incomprensione di alcuni punti saldi dell'Opus Dei, come ad esempio:

- un errore nel comprendere che in questioni sociali, politiche, familiari, economiche e professionali, i membri fanno di testa loro e agiscono con libertà completa e con personale responsabilità;

- una confusione tra segretezza e privacy, concetti ben distinti;

- l'incapacità di apprezzare la differenza tra la condizione secolare e laica dei membri da una parte; e lo stato canonico della vita consacrata con tutti gli aspetti che ne conseguono dall'altra.

Chiunque abbia familiarità con la storia difficilmente si sorprenderà nel trovare alcuni aspetti controveri in una relativamente nuova istituzione della Chiesa. Infatti, Gesù Cristo avvertì ripetutamente coloro che lo seguivano di attendersi delle critiche.

 

Quali sono le novità dell'Opus Dei?
Una volta un funzionario del Vaticano disse al beato Josemaría che l'Opus Dei era giunto con "un secolo di anticipo". Le novità nello spirito dell'Opus Dei includono:

- una attiva risposta alla chiamata universale alla santità tra i laici;

- uno spirito basato sul valore santificante del lavoro ordinario;

- un'organizzazione nella Chiesa che segue questi ideali e che comprende uomini e donne, sposati, singles e vedovi, sacerdoti e laici, di tutte le razze, età, posizione sociale, tutti che tentano di seguire il medesimo spirito;

- la diffusione di questo ideale in Europa, America, Asia e Africa nei relativamente pochi anni dalla fondazione;

- un profondo rispetto per l'autonomia dei laici negli ambienti propri dei laici (il vasto panorama della società secolare), visti non come un qualche tipo di agenti dei chierici ma come pieni membri della Chiesa, che agiscono in risposta alla chiamata ricevuta nel Battesimo.

Agiscono nel mondo secolare con piena libertà e responsabilità personale, mentre applicano le loro abilità intellettuali o manuali, le loro arti o le loro scienze, le loro competenze professionali al loro lavoro e alle altre funzioni e doveri nella società.

Quando fu fondato, molti aspetti dello spirito dell'Opus Dei, sebbene basati sul Vangelo, furono considerati rivoluzionari per quei tempi, al punto che qualcuno li chiamò eretici: aspetti quali la visione radicale del ruolo del laico nella Chiesa e nel mondo; il ruolo della donna; la visione del matrimonio come via per giungere alla santità; l'idea che il mondo sia un luogo dove si possa perseguire la santità; e che le esigenze e le gioie della vita ordinaria di tutti i giorni potessero essere un cammino o un mezzo per la santità. Molti di questi ideali divennero in seguito parte dell'insegnamento ufficiale della Chiesa, specialmente durante il Concilio Vaticano II.