L'Opus Dei in Slovacchia: come santificare la vita di tutti i giorni

L'Opus Dei (in latino, "Lavoro di Dio") è stato fondato nel 1928 dal giovane sacerdote spagnolo Josemaría Escrivá. L'Opus Dei chiama le persone ad un cammino di santità nel mezzo della vita di tutti i giorni.

Il papa Giovanni Paolo II ha eretto l'Opus Dei in prelatura personale della Chiesa cattolica nel 1982. Si tratta di una configurazione del diritto canonico desiderata dal fondatore, che visse in fama di santità. Sei anni dopo la sua morte è stato aperto il processo di canonizzazione, che ha avuto il suo culmine nella beatificazione del 1992.

Nel nostro paese lo spirito dell'Opus Dei era già arrivato nel periodo del governo comunista. All'apertura dei confini le condizioni favorevoli condussero all'apertura di centri dell'Opus Dei. Attualmente ce ne sono due a Bratislava. Gli inizi coinvolgono alcuni giovani che erano stati ispirati dai loro incontri con membri dell'Opus Dei a Vienna. Abbiamo parlato a uno di loro, la dr.ssa Penelope Coate, laureata della Scuola di Filologia e Letteratura di Oxford, e le abbiamo chiesto di parlarci di se stessa e del suo lavoro in Slovacchia.

Cosa ti ha attratto nell'Opus Dei? e quando hai deciso di chiedere l'ammissione?
Sono inglese e ho cominciato a familiarizzare con lo spirito dell'Opera grazie ad un catechista che mi ha preparato per la Cresima. Presi parte ad un ritiro e in seguito rimasi in contatto con l'Opera. In seguito, durante i miei studi di francese e spagnolo all'Università di Oxford, approfittai di un'occasione per andare ad insegnare inglese in Spagna. Presi parte ad un pellegrinaggio a Torreciudad, un santuario della Beata Vergine che era molto amato dallo stesso fondatore dell'Opus Dei. In quel luogo di straordinarie esperienze spirituali e di conversioni ho provato il desiderio di vivere e di diffondere quello spirito. Ero particolarmente attratta da quel modo di fare apostolato vivendo ed essendo di esempio nei luoghi dove le persone lavorano, nella vita di tutti i giorni.

Cosa ti ha portato nel nostro paese, la Slovacchia?
Sono nata il 15 settembre, una festa particolare per la Slovacchia. E' qualcosa di simbolico. Sono arrivata qui per caso grazie ad un invito ad insegnare inglese in un corso di un mese, organizzato come forma di "aiuto ai paesi dell'Est". Ho pensato che sarebbe stato interessante venire a conoscere questo paese e la sua gente.

La realtà ha superato le mie attese. Ho trovato amici e uno stile di vita che mi ha molto impressionato. Dopo la fine del corso sono tornata in Slovacchia in varie occasioni. Nel 1996 si è avuta la possibilità di aprire alcuni centri dell'Opus Dei a Bratislava. Assieme ad amici dall'Austria e ragazze di questo paese stiamo cercando di offrire formazione spirituale alle persone che la desiderano.

L'Opus Dei è una chiamata divina ad essere santi ovunque noi siamo. Possiamo avvicinare le persone a Dio con le nostre stesse vite. Vuole agire attraverso di noi. Ci offre i mezzi per unirci a Lui in maniera più stretta: nella Santa Messa, con la preghiera personale, attraverso la devozione alla Madre di Dio. La prelatura personale dell'Opus Dei non è un tipo di movimento di massa; è basato su una chiamata personale di Dio.

Hai parlato di una prelatura personale. Potresti spiegarci di cosa si tratta?
Il Concilio Vaticano II ha messo l'accento su un'importante attività della Chiesa: annunciare la chiamata universale alla santità e offrire i mezzi per raggiungerla. Un'espressione di questo bisogno è la figura della prelatura personale.

Come sai, la maggior parte delle istituzioni della Chiesa sono basate su circoscrizioni territoriali, come ad esempio le diocesi. In una prelatura personale l'individuo diventa parte dei suoi fedeli in un modo diverso. Ci si basa su un impegno personale con la prelatura. Naturalmente, i legami di ciascun fedele con la sua diocesi rimangono intatti. La prelatura, sotto la direzione del suo prelato, è composta da sacerdoti e da laici di tutte le classi sociali in tutto il mondo.

Uno dei suoi principi più attraenti è il rispetto della libertà personale dell'uomo. Come agite con i non credenti? Spiegate loro che il mondo non ha senso senza Dio?
Non cerchiamo di cambiare o persuadere per forza nessuno. Quando una persona scopre che essere cristiani significa essere innamorati di Dio e incontrarlo dappertutto, questo si riflette con naturalezza nella sua vita. Se le nostre vite risultano attraenti, le persone cominceranno a porci domande e si creerà un rapporto più stretto.

Il nostro apostolato non è il fare qualcosa di speciale ma è il lottare per la santità ovunque ci troviamo. E in questo modo cerchiamo di santificare tutto quanto ci sta intorno.